L’analisi delle recensioni rappresenta un elemento chiave per il business di piccole e medie imprese. Vediamo in che modo.

Da tempo ormai l’analisi delle recensioni (molto utilizzata nella fase di una ricerca di un progetto di service design) incarna uno strumento chiave e di fondamentale importanza quando si tratta di vendite e business più in generale. Esse, infatti, incidono sull’andamento del commercio nell’ambito della compravendita di beni e servizi. E lo fanno in maniera piuttosto significativa, tanto da esser diventate un elemento imprescindibile da prendere in considerazione anche per le indagini di mercato.

Capire, dunque, perché analizzarle, ed in che modo, significa gestire ed avere il controllo di un mezzo apparentemente di scarso valore ma in realtà centrale nel processo articolato del business. A prescindere che esso interessi da vicino piccole o grandi aziende.

A tal fine, andiamo allora, tramite degli esempi pratici, a carpire l’essenza dello strumento in questione, esaminandolo in ogni suo singolo aspetto.

Esempi di analisi delle recensioni per capirne utilizzo e finalità

Procediamo, quindi, nella disamina delle recensioni e della relativa analisi di queste ultime con il supporto di dati concreti forniti in quest’articolo di ReviewTrackers.
Mediante l’ausilio degli stessi comprenderemo l’influenza esercitata dalle recensioni (le negative e le super positive) sul mercato imprenditoriale e sulla compravendita di beni e servizi. Ed in aggiunta, anche come cambia e si sviluppa il rapporto tra questo strumento ed il valore di ciò che è oggetto d’analisi.

Il 63% dei consumatori, ad esempio, prima di visitare la sede di un’azienda locale ne controlla le recensioni: (il 45% su Google, il 30% su TripAdvisor, il 23% su Facebook). Il 94% dichiara che in passato una recensione negativa lo ha convinto ad evitare di acquistare presso quell’azienda. Ne deriva che le recensioni negative sono quindi le più importanti. L’ 82% dei consumatori sul web infatti ricerca con più attenzione le recensioni negative perché considerate più credibili di quelle estremamente positive. In più i visitatori che interagiscono con recensioni negative permangono  sul sito per un tempo 4 volte superiore.

I clienti che vivono un’esperienza negativa, inoltre, hanno una maggiore propensione a rilasciare una recensione negativa rispetto a quelli che hanno avuto un’esperienza positiva. Il 53% dei consumatori si aspetta una risposta alla recensione da parte del venditore. Nonostante ciò il 63% dichiara di non aver mai ricevuto una risposta a nessuna recensione rilasciata.

Quando i giudizi super positivi diventano controproducenti

Anche i giudizi troppo positivi sono spesso controproducenti: le maggiori probabilità di acquisto infatti avvengono per prodotti con una valutazione media da 4.2 a 4.5 stelle.

Al di sopra del punteggio di 4.5 la percentuale di acquisto inizia a calare poiché il consumatore medio non si fida dei punteggi troppo alti, ritenendoli artificiali e non attendibili.

Le recensioni in generale hanno un impatto maggiore sulla vendita dei prodotti più costosi. Il consumatore, infatti, tende a fare molteplici ricerche e a volere più informazioni quando la spesa (quindi il rischio) è maggiore.

Per quanto relativo, poiché riconducibile all’esperienza soggettiva del cliente, il valore delle recensioni ha assunto nelle dinamiche di mercato un peso sempre più importante e rappresenta per tutte le organizzazioni uno strumento utilissimo. Il tutto al fine di cogliere idee e suggerimenti per gestire il rapporto con i propri clienti e per offrire prodotti e servizi sempre più “desiderabili”.

Per capire come gestire e interpretare le recensioni o per conoscere gli strumenti informatici che possono aiutarti a farlo nel modo migliore possibile contattaci:

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Fonte: Review Trackers, Antonio Privitera.