Cos’è un workshop, come organizzarlo e perché sviluppare un evento simile, divenuto ormai lo strumento principe per acquisire competenze
Da tempo si sente parlare di questo termine, “workshop“, ma spesso lo si impiega senza la giusta comprensione ed applicazione. Un concetto divenuto ormai noto, universalmente riconosciuto, ma di cui si conosce ancora poco, o quanto meno non lo si conosce a fondo.
Inoltre non si sa bene come organizzare, sviluppare e gestire un workshop. Insomma, come ogni evento che si rispetti, anche quello in questione necessita di una motivazione precisa e di una finalità verso cui essere orientato.
Andiamo a scoprire insieme allora il contesto di realizzazione ed applicazione di quello che è ben più di un corso o una master class, e come organizzarne uno al meglio. Caratteristiche base, aspetti specifici e finalità d’applicazione i punti chiave dell’analisi che seguirà.
Workshop, l’evento per eccellenza di cui si ignorano ancora le enormi potenzialità
Procediamo, dunque, nell’analisi di questa tipologia di evento, il workshop, partendo dalle basi: ovvero, cosa significa. Con il termine sopracitato s’intende un laboratorio attivo in cui ogni singolo partecipante deve essere coinvolto in un contesto d’applicazione bidirezionale.
Che vuol dire contesto d’applicazione bidirezionale? Beh, è semplice: non si deve sviluppare una relazione tra relatori e membri partecipanti che sia impostata unicamente su una fruizione passiva. Al contrario, invece, è necessario un rapporto di collaborazione tra le parti citate, poiché fondamentale al fine di una concreta utilità del workshop. Non c’è bisogno di ruoli rigidi, in cui vi è da un lato un docente e dall’altra lo studente. Anzi, è esattamente l’opposto: le due figure devono essere così sfumate nell’esercizio delle rispettive funzioni da contaminarsi a vicenda.
Come dice dunque la parola stessa, se la si analizza nelle due componenti che la formano, il concetto di workshop abbina il “lavoro” (work) di coloro che sono coinvolti ad un vero e proprio “negozio” (shop) in cui si acquisiscono competenze. Molto più di un semplice corso di formazione o master class!
I punti chiave di questo “laboratorio” in cui si “acquisiscono” competenze
Dopo un’introduzione doverosa al termine indicato, con tanto di significato e caratteristiche pecuniari, scendiamo ora più nel dettaglio di queste ultime e lo scopo a cui si tende quando si organizza un simile evento.
Per ciò che riguarda gli aspetti principali, in conseguenza di quanto anticipato sopra, dunque, avremo:
- ruoli dei partecipanti non “rigidi” (nessun rapporto docente-studente, anzi);
- sviluppo creativo delle attività realizzate (originalità alla base di tutto);
- coinvolgimento di esperti e professionisti del settore scelto (l’esperienza di chi esercita da anni arricchisce il laboratorio di efficacia);
- partecipazione attiva e non semplice fruizione (bidirezionalità);
- tangibilità dei contenuti del laboratorio (esempi pratici e non solo teoria)
- acquisizione certificata di competenze (work-shop, lavorare per acquisire)
Perché fare un workshop e come organizzarlo al meglio
Affrontata la tematica riguardante i punti chiave del workshop, spostiamo ora l’attenzione su scopo e modalità di sviluppo di questo tipo di evento.
Tra le finalità principali a cui tende e per cui occorre partecipare ad un evento del genere abbiamo:
- possibilità di concretizzare idee lavorative (trasformazione della teoria in pratica);
- contesto ideale per comunicare con professionisti e trarne vantaggio (acquisizioni di competenze nuove o miglioramento di quelle già possedute);
- valorizzazione della propria azienda presentandola in un ambito ideale di brainstorming ed esplosione creativa di valore assoluto (workshop come autentico trampolino di lancio individuale o della propria azienda)
Per quanto concerne le modalità di organizzazione, invece:
- sviluppo del laboratorio in lezioni (meglio se in presenza poiché volte a favorire lo scambio creativo tra relatori e partecipanti);
- numero di lezioni contenuto (per non abbassare la curva d’attenzione delle parti in causa, specie dei partecipanti il cui contributo attivo è cruciale);
- numero ristretto di membri (una cerchia di persone contenuta favorisce il coinvolgimento di ciascun partecipante smorzando l’imbarazzo o la ritrosia iniziale)
Se non hai idea di come poter organizzare un workshop per il tuo settore o ambito di interesse, tranquillo, ci pensiamo noi di Lezco! A te non resta altro da fare che contattarci: